sabato 15 novembre 2008

Andate all'inferno! (e tornate, che c'e' da fare)

Dopo i combattimenti, perquisendo la fortezza del gran maresciallo, abbiamo trovato una stanza con il tesoro della Sembia. Oltre un miliardo di monete d'oro, di cui riusciamo a prenderne una misera percentuale, dieci milioni, senza rischiare di influire negativamente sull'economia del regno. Con il megacannone, recuperato, iniziamo il lavori per l'arma suprema, modificando la Rocca stessa.

Nel frattempo al Ministero della Conoscenza scopriamo un'architettura necroteck senziente, una specie di hyperlink del male, bypassando le cui difese riesco a scoprire qualche informazione interessante sul Cormyr. Le difese però non tardano. Un diavolo custode prende possesso del macchinario e ci si avventa contro.

Mainstream si propone di aiutare, causando forse piu' danno che altro, connettendosi al necrolink e devastando tutto. Una volta sconfitto il diavolo guardiano pero' si forma un varco spaziotemporale che dobbiamo assolutamente richiudere dall'altro lato. Lo attraversiamo per ritrovarci nella piana di Dys, all'inferno.

Distruggiamo alcuni immondi diavoli che volevano offrirci la loro eterna ospitalità e, nel fango e nell'ombra, scappiamo verso l'entrata. Sulla soglia troviamo però un inquietante figura, con un libro in mano, che ci intrattiene per due ore di vacue chiacchere filosofiche sullo scopo dell'esistenza, e fornendo l'ennesima versione contrastante della situazione attuale degli dei.

A dire il vero mi ha fatto riflettere su molte cose, ma per ora la priorità resterà sopravvivere.

Infine, qualcuno ha rubato la cosa biologica che ho trovato nel corpo di Soul. Oppure e' uscita da sola.

Con i miei soldi ho intenzione di costruire, intanto:

- un aeromobile, con cui trasportare alla Rocca l'oro in sicurezza.

- un piccolo ospedale, la cui gestione vorrei affidare a System.

- un laboratorio migliore del mio scantinato

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