L' Accademia usa un sistema di ranghi, regole interne e sottogruppi piuttosto complesso, ciononostante questi dipendono moto dal prestigio personale. Uno studente nobile, figlio di una ricca famiglia che ha donato molti soldi puo' comandare molto piu' rispetto di un vecchio Professore le cui scoperte nel campo della botanica sono, per così dire, di poco interesse.
I ranghi ufficialmente riconosciuti sono:
1) Matricola.
Sei solo un numero.
La Matricola solitamente è giovane e per tradizione non gli è permesso parlare, nè viene prounciato il suo nome. Al termine del noviziato, viene espulso o diviene Studente. La durata è discrezionale.
2) Studente.
Zitto, e ascolta.
Gli Studenti apprendono. Il rispetto per i Professori è una cosa che ci si attende, e obbedire ad ogni loro ordine è obbligatorio. La vita è dura, ma durante le pause e i periodi di ricerca ci si puo' conoscere e creare amicizie. Gli Studenti di successo o importanti spesso ricevono favori.
3) Diplomati.
Complimenti. Ora sei solo un uomo.
Un Diplomato ha completato il suo corso di studi, e spesso finisce qui la sua vita all'Accademia, per inserirsi nella società con le conoscenze necessarie ad un lavoro specialistico (ingegnere, alchimista, medico, etc). Chi lo desidera puo' petizionare i Professori per ricevere una raccomandazione come Ricercatore o Specializzando. I più promettenti, o utili, vengono petizionati e raccomandati in contumacia da uno o più professori mecenati.
4) Ricercatori e Specializzandi.
Osserverò i tuoi risultati con calma, ora torna ai dormitori.
Questi Diplomati approfondiscono le loro conoscenze sul campo (Ricercatori) o empiricamente (Specializzandi). C'è una certa ironica divisione fra i due campi, e le barzellete che prendo in giro le due fazioni (e i professori) sono comuni, come gli scherzi goliardici. Ritenuto un momento fra i più felici della vita accademica, è anche il momento in cui uno studente crea le basi delle Teorie che andrà a sviluppare -o denigrare- durante il suo futuro come profesore. La Teoria è un punto focale della vita di un Professore, e nasce in questo momento.
I Ricercatori, vivendo una vita più pratica e spesso all' aperto, hanno piu' contatti con gli Operativi, e sono meno sorvegliati dai loro Professori (che spesso si rintanano nelle Accademie, dimenticandosi del fastidio di gestire un Ricercatore).
Viceversa, uno Specializzando ha più contatti con i Professori e si insinua, volente o nolente, nelle politiche interne. Entra in contatto con gli Archiviatori e il resto del personale degli edifici.
5) Professore.
Esimio collega, la sua Teoria è superata.
La vita dei Professori è dura. Costantemente presi fra le lezioni, la gestione dei Ricercatori e Specializzandi, la discussione delle Teorie, la protezione delle proprie ricerche, il tentativo di scalata nella gestione dell' Accademia e l'eventuale furto di idee qua e là, il tempo per dormire è davvero poco. Spesso i Professori con ricerce importanti spariscono, per completarle in segreto... O perchè qualcuno le ha prese con troppa violenza.
Un Professore di successo, o molto vecchio, può ricevere ill titolo onorario di Emerito dal Collegio Docenti.
6) Magnfico Rettore.
Fanculo al Rettore.
A metà fra un regnante assoluto, uno studioso geniale e un dirigente aziendale, dotato di contatti e amicizie in ogni ramo e livello della società, con finanziamenti di ogni tipo, il Magnifico Rettore è il rango più alto che un Accademico possa sognare. Su di lui gravano impressionanti responsabilità, non solo nei confronti delle persone che da lui dipendono, ma anche nei confronti del Mondo intero. E' il Rettore infatti che dà l'approvazione ultima per la liberalizzazione di una conoscenza.
Per quanto alcune cose fuoriescano facilmente, e su di esse viene chiuso un occhio (un tipo nuovo e migliore di cemento fa fare soldi a un professore, ma nessuno se ne preoccupa), ma se una conoscenza pericolosa o di elevato valore (come i Ferro20) viene rubata, distribuita o copiata è il Magnifico Rettore in persona a reagire, sia per il suo onore personale sia per il pericolo che queste conoscenze possono costituire nelle mani sbagliate... O giuste.
lunedì 21 luglio 2008
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