
A gentile richiesta ("Serenia, chiediglielo tu...") Albertus Marrone, rivela che la spada è stata spedita tramite un messo al Maresciallo Vancouver, primo ministro di Sembia. Il paladino al nostro seguito con sommaria giustizia pone fine alla vita di questo blasfemo eretico.
L'aria della taverna, calda e asciutta, conforta i nostri spiriti. O almeno lo farebbe, se Terza non ci recasse gravi notizie: su uno degli uomini pesce è stato trovato un tatuaggio che lei ha riconosciuto come appartenente ai suoi uomini, segno del fatto che chi viene chiamato dal mare ritorna in questa forma orrenda. Terza stessa ci offre una ricompensa per averli liberati, seppur crudemente, da tale maledizione.
Non possiamo lasciare il villaggio in queste condizioni. Prima di andare via dobbiamo andare alla grotta sulla scogliera, dove Dagon stesso attende. Una sua incarnazione ci attacca mentre scendiamo la ripida roccia bagnata, e a caro prezzo abbiamo la meglio su di lui: quando entriamo nella grotta siamo già stremati. Non possiamo perdere altre energie con le creature che si muovono nelle nere pozze d'acqua all'interno delle gallerie umide e viscide.
Entrati nella camera finale ci accoglie una vecchia, che alla nostra vista urla in modo innaturale prima di esplodere in una disgustosa fontana di crostacei e altre cose orrende che crescono nel mare. Dall'acqua si alza Dagon stesso, in una sua forma mortale, enorme ammasso di denti e tentacoli, occhi e scaglie, chele e gusci, circondato dal gelo dell'oceano che lo ha ospitato.
Durante il combattimento ho percepito una strana energia in Wyron: sembrava la furia di uno dei guerrieri berserker di cui narrano alcuni racconti del Nord. Dovrò approfondire la cosa.
Appena l'immondo è crollato, la realtà si è frammentata davanti a noi e gli incubi hanno preso il sopravvento: quando ho ripreso conoscenza ho trovato il mio stesso fucile nella mia bocca, mentre Wyron si stava azzannando un braccio. Ci siamo svegliati in un anfiteatro di marmo bianchissimo, dove una donna vestita da un mantello blu scuro e corvino, dello stesso colore dei suoi lunghi capelli, e bellissima, ci accoglie.
Ho provato a chiederle chi fosse, ma Lancer, il guerriero silenzioso, mi ha zittito bruscamente: "Zitto, academico.".
1 commento:
Corrette alcuni punti inprecisi. Andrea, il tuo livello di attenzione talvolta è drammatico...
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