venerdì 29 agosto 2008

L'eroe a caccia di cuori


Dolcezza, ti ho mai raccontato di quando ho salvato da solo Suzail!? Eravamo pochi contro molti! I malvagi arrivavano da tutte le parti mentre la pioggia picchiava come sassi sulle nostre armature. Io ero alla guida delle ultime forze rimaste: giovani reclute spaurite e inesperte. Il campo di battaglia era una piazzetta del quartiere povero. Noi al centro, arroccati dentro nella fontana che ci concedeva un minimo riparo e i morti viventi tutto attorno alla piazza. Un fulmine squarciò all'improvviso le tenebre e il cielo intero si illuminò a giorno mostrando il gruppo di - ma che dico - la massa... ma no... l'esercito di non morti che immobile e marcesciente attendeva di saltarci addosso e cenare con le nostre cervella. Il mio secondo stava piangendo come una donnina, una cosa che non potei tollerare e con uno schiaffo lo scossi facendolo tornare in se. Organizzai così la difesa spartendo ordini e inalzandomi cosicchè tutti potessero vedermi e rincuorarsi! La pioggia continuava a cadere incessante e noi attendavamo una loro mossa, ma i morti viventi erano immobili come un cacciatore che fissa la sua preda. Questa loro attesa giocò a mio vantaggio! Con forti parole e la mia eroica presenza feci di ogni guardia sotto il mio comando una soldato in grado di affrontare persino un'orda di demoni all'inferno! La pioggia tutto ad un tratto smise di cadere e quelli furono gli attimi più lunghi della mia vita: noi pronti a dare la vita per il bene del popolo, mentre loro bramavano le nostre carni! Un attimo e un attimo ancora... fino a che lo scontro ebbe finalmente inizio! (salendo sui tavoli e brandendo la spada teatrando lo scontro) Io mi interposi tra i mostri e i miei uomini combattendo in prima fila contro l'orda che ci investì, fui la scogliera che resiste alla mareggiata, difesi con i denti ogni centimetro di quella dannata fontana mentre i miei uomini con lance e archi abbattevano mostro dopo mostro. Non esagero se dico che combattemmo per ore e ore filate. Amanauthor mise alla prova la nostra fede e noi superammo la prova. All'alba i primi raggi del sole colpirono la mia armatura scintillante emanando un'ondata di luce bianchissima! La luce accecò i mostri ancora in piedi facendoli arretrare e rintanarsi nelle fogne dalle quali erano emersi! Io stanco e sanguinolento continuai a infierire su i pochi mostri che ancora ebbero la sfrontatezza di attaccarmi e quando il sole fu alto la città era salva!

Ebbi anche una medaglia per quell'impresa da eroe! Guarda se non credi, questa è l'onoreficenza che il Re mi ha donato!

Ma ora lascia stare questi poco di buono, vieni fuori a vedere come la luce delle stelle fa brillare la mia medaglia e scoprirai come'è stare sotto la luna affianco ad un vero eroe!


Wyron Thorn

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